Abolire lo stato di cose presente

Abolire lo stato di cose presente

Sono le lenti con cui guardiamo la realtà, le categorie tramite cui la interpretiamo, che la plasmano, la incasellano, ci dividono. I confini sono un costrutto sociale: prescrittivi e non soltanto descrittivi, sono funzionali alla costruzione di un mondo in cui la differenza diventa sinonimo di disuguaglianza e in cui può esistere un "noi" che si consolida attraverso la contrapposizione a un "loro". Il "noi" è lo Stato-nazione che stabilisce le condizioni di cittadinanza e clandestinità, garantendo diritti e privilegi a chi è già incluso ed è pronto a estenderli solo a chi è integrabile o arriva a integrarsi. Il "noi" sono quell che godono di diritti e privilegi e attuano meccanismi dominanti per non perderli. Il "noi" sono quell che non li hanno e si appropriano di quei meccanismi per conquistarli. La dinamica è la stessa: c'è un "loro" marginalizzato, escluso, punibile, da normalizzare. È proprio questo meccanismo che Gargiulo ci aiuta a comprendere con la sua critica al concetto di integrazione e Bouteldja ci invita a superare proponendo un'alleanza tra "beaufs" e "barbares" delle periferie. Oltre i binarismi e le polarizzazioni ci sono le alleanze, le unioni che si costruiscono valorizzando le differenze, gli spazi accessibili e i pensieri inclusivi - abolendo i confini si scopre la vitalità dei margini.

Lunedì 15 dicembre ore 19 da Zazie nel metrò. Per la rassegna "Abolire lo stato di cose presente".

Discussione sul tema Coesistenza delle differenze e libertà di movimento a partire dai libri "Maranza di tutto il mondo, unitevi! Per un' alleanza dei barbari nelle periferie" di Houria Bouteldja e "Contro l'integrazione. Ripensare la mobilità" di Enrico Gargiulo. Partecipano alla discussione Sara Marilungo, StopCpr Roma, Ambra Zega, Accessibilità NUDM Roma, Yilmaz Orkan UIKI-ONLUS.

in 8 hours
Zazie nel metrò
Via Ettore Giovenale 16, Roma
https://roma.convoca.la/event/abolire-lo-stato-di-cose-presente-3
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